BASKET/CIVATESE IL MIGLIOR TIFO LOMBARDO. GLI ULTRAS: “RICONOSCIMENTO PER I SACRIFICI”

CIVATE – Fine anno ed è tempo di bilanci. La pagina Facebook Serie D Basket Lombardia ha pubblicato gli “Oscar Serie D Lombardia 2k16” e il titolo di “miglior tifo” è andato meritatamente ai supporters del Civitz, alias della F.lli Maggi Gsg Civatese.

Si tratta di un riconoscimento di prestigio (ricordiamo che la serie D lombarda, in cui militano altre squadre lecchesi, è composta da ben 84 squadre) e che ha soddisfatto tutto l’entourage grigiorosso. Il merito, oltre ad essere di tutti i tifosi che a proprie spese seguono la squadra anche in trasferta, è della società e dei suoi dirigenti che hanno saputo creare un movimento sano in grado di entusiasmare centinaia di persone di tutte le fasce di età.

Infatti la Gsg Civatese non è solo serie D: ci sono le squadre di Under 16 e Under 14 che stanno ben figurando nei rispettivi campionati (Under 16 qualificati per il girone Gold, Under 14 per il girone Silver); le categorie Esordienti ed Aquilotti nonchè i piccoli Scoiattoli, che faranno la prima partita al Palacivitz domenica 15 gennaio. Insomma, un riconoscimento di prestigio non è mai casuale ma frutto del lavoro nel paese e nel territorio di un gruppo compatto che, negli anni, ha saputo investire sui giovani con valori di amicizia e di condivisione.

Per meglio comprendere cosa sta dietro al grande seguito della prima squadra, abbiamo intervistato Dejan Colombo, il “leader” carismatico dei tifosi del Civitz.

Dejan, possiamo identificarti come il trascinatore di questi ragazzi che seguono ovunque il Civitz, sia in casa che in trasferta. Da cosa nasce questa passione?

La storia della nostra curva ha inizio quando il Civitz ha fatto il salto in Promozione. Le finali dei play-off si svolgevano a Cermenate e una piccola parte di noi ha raggiunto il palazzetto per tutte le partite e sono nati i primi cori. L’anno successivo, complice anche il ritorno di capitan Castagna nella rosa, è stato il più simbolico per noi. Abbiamo iniziato a seguire la squadra in casa, quando ci siamo accorti che il nostro aiuto era importante abbiamo iniziato a fare le trasferte e il coronamento di tutto sono state le finali di Brignano, con 200 e più persone di Civate che si sono spostate nella bergamasca per vedere i play-off per la promozione in Serie D. Quello è assolutamente il più bel ricordo della nostra curva. Lo scorso anno non abbiamo saltato una partita, sia in casa che in trasferta i ragazzi erano sempre accompagnati e da lì è anche nato il coro “Siamo sempre con voi e non vi lasceremo mai!”.

Qual è il vostro rapporto con la squadra? Dall’esterno l’impressione è che siete un tutt’uno, voi sugli spalti e loro in campo, un unico gruppo.

Il nostro rapporto con la squadra è un qualcosa di speciale. Quando siamo partiti conoscevamo bene alcuni e altri solo di vista. Altri ancora, arrivati da ambienti esterni, non li conoscevamo proprio ma nel giro di qualche settimana ci siamo affezionati anche a loro (parlo di Desio, Paolone, Arturo e successivamente di Simone e Fabio). Per quasi tutti abbiamo ideato un coro e se non lo abbiamo improvvisiamo qualcosa al momento quando fanno giocate importanti. Noi ormai ci sentiamo parte del mondo Civitz e siamo fieri e onorati di farne parte. Con la squadra poi si sono creati diversi riti, come l’urlo a fine partita tutti insieme o la cena subito dopo. Sono cose che mancano mai.

Cosa rappresenta per voi questo riconoscimento?

È un onore aver ricevuto questo “premio” perché frutto di tanti sacrifici (a livello di tempo e spese) e tanto impegno. Ci sono molte curve in Serie D che seguono molto bene le rispettive squadre e questo ci rende ancora più orgogliosi perché siamo convinti di aver fatto davvero qualcosa di grande e bello!

 

 

 

 

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