I RESIDENTI DI ISELLA PRESENTANO UN RECLAMO E CHIEDONO IL SENSO UNICO

CIVATE – Un reclamo formale è stato presentato dai residenti di Isella al sindaco Baldassare Mauri; reclamo che il primo cittadino civatese portetà direttamente a Roma. Nella giornata di oggi, 2 febbraio, infatti i cittadini di Isella hanno incontrato l’amministrazione comunale nella chiesetta di Sant’Andrea. La discussione è ruotata intorno soprattutto ai disagi che stanno vivendo i residenti, al nuovo posizionamento della fermata del bus, al passaggio delle auto e, infine, alla possibilità dell’apertura totale del ponte.

Dopo aver consultato la società di trasporti Asf di Como e la Provincia di Lecco, il sindaco ha comunicato ai residenti che a partire dal 2018 verrà creata una fermata del bus all’uscita di Isella, correlata dall’opportuna segnaletica. In merito al passaggio delle auto, i cittadini hanno caldamente richiesto di aprire il ponte a senso unico in modo da permettere alle auto il passaggio seppur parziale, evitando così agli abitanti di Isella di andare fino a Suello. Tuttavia, a causa di problemi burocratici, la situazione è bloccata, come ha comunicato il primo cittadino.

assemblea residenti isella (2)L’impressione degli isellani è che il ponte non appartenga a nessuno: tutte le autorità competenti, Anas, Provincia di Lecco e Como, non sono in grado di fornire la documentazione necessaria per dichiarare la proprietà e, se il sindaco dovesse decidere per una riapertura, ne risponderebbe penalmente qualora dovessero insorgere problemi; una responsabilità che Mauri non ha certo intenzione di prendersi.

Martedì 14 febbraio, il sindaco di Civate si recherà a Roma a un tavolo del Ministero dei trasporti per dare voce al disagio dei cittadini; disagio dovuto al problema economico di un consumo di benzina eccessivo e del malcontento per la pericolosità della situazione. In attesa di risposte, i cittadini vorrebbero risolvere la questione sperando di trovare chi di competenza, in modo da chiudere questa situazione che sembra essere l’ennesimo paradosso italiano.

A. B.

 

 

0Shares