IL 9 APRILE CONCERTO DI SAWARA ALLA CASA DEL PELLEGRINO

CIVATE – Una domenica con arte e musica: è l’intento dell’evento di domenica 9 aprile organizzato da Luce Nascosta presso la Casa del Pellegrino. Uno dei protagonisti di questa giornata sarà Fabio Agnesina, alias Sawara, che proporrà uno spettacolo inedito, pensato in esclusiva per la location: “Uno sgombro su Marz”.

Fabio, da dove nasce l’idea di questa esibizione?

“Quando Luce Nascosta mi ha proposto uno spettacolo in quella meraviglia di location cosi pregna di arte ho subito pensato che un concerto uno, due, tre e via con le canzoni fosse una cosa assai banale… autocelebrativa e basta e quindi fine a se stessa. Considerato che a fine maggio uscirà il mio nuovo disco (“L’eccitante attesa”), che segue quello del 2015 (“Il tempo supplementare”), ho cercato di trarre un percorso guidato tra i testi dei due dischi contaminando il tutto con qualche intermezzo di brevi brani di letture che ho fatto in questo periodo creativo e il risultato è quello che vedrete.”

Sicuramente uno spettacolo innovativo, puoi raccontarci qualche altro particolare?

“Con Luce Nascosta si è creata piena sinergia: con me e la band che mi accompagna si inseriranno due ragazze dell’associazione stessa a leggere le parti narrate; inoltre ci sarà l’esposizione dei dipinti di Andrea Ceruti, scelti dall’artista miratamente dopo aver letto i testi che proporremo.”

Parlaci dei tuoi dischi, quello del 2015 e quello che è in dirittura d’arrivo.

“I miei lavori sono semplicemente il frutto di “attacchi della mezza età”, mannaggia: “Il tempo supplementare” parlava di consapevolezza con tutte le conseguenze del caso e “L’eccitante attesa” ne è il pezzo mancante e parlerà quindi di attesa e desiderio in tutte le loro accezioni.”

Facciamo un passo indietro. Raccontaci qualcosa di te, della tua carriera artistica.

“Ho cominciato negli anni ’90, girando sale prove e palchi con un progetto dal nome “Dilemma”, con un sound tipico del post80. Il progetto successivo composto con quattro amici e ottimi musicisti, “Dalsangre” è stata la svolta: abbiamo raccolto notevoli soddisfazioni, come la finale all’Arezzo Wave, ma soprattutto siamo stati i vincitori di Ritmi Globali, risultato di assoluto livello nel panorama underground nazionale. Il disco che ne è nato si intitola “Ballando sulla Linea” e racchiude rabbia, angoscia, il tutto condito da ritmiche pressanti e chitarre lisergiche”.

Nel 2000 i “Delsangre” si sciolgono.

“Esattamente. Ho iniziato quindi la collaborazione con Dario Antonetti, cantautore psichedelico, ex leader dei “Kryptasthesie”. Abbiamo inciso due album racchiusi nell’unico progetto “Effetto Doppler”.

Siamo al 2006: inizia il tuo percorso “da solo”.

“Ho sentito l’esigenza di scrivere nuove canzoni, con testi riguardanti la vita, con un attenzione verso il mio mondo intimo piuttosto che verso ciò che mi circonda. Così nel 2010, sotto lo pseudonimo di Sawaranonesiste, ho sfornato un disco senza titolo, autoprodotto, contenente 10 tracce”.

Arriviamo alla nascita di “Sawara & The Blackphelps”.

“I nuovi testi necessitavano di arrangiamenti ed idee nuove. All’inizio eravamo due chitarre, la mia e quella di Matteo De Capitani. In base alle necessità si aggiungevano altri musicisti, in una sorta di collettivo chiamato appunto Blackphelps: è nato così “Il tempo supplementare”. La critica si è pronunciata in modo favorevole, anche grazie all’ottimo lavoro di Matteo Tovaglieri che ha curato tutta la parte di registrazione”.

Ma Sawara non si ferma mai. E nel pieno della promozione del disco…

“Eh… sono nati nuovi testi e musiche che necessitavano di essere arrangiati, cantati ed incisi. Si aggiungono ai Blackphelps Max Di Stefano al basso e Davide Galbusera alla batteria, oltre a Matteo De Capitani. Nel marzo del 2016 abbiamo iniziato a registrare “L’eccitante attesa” sotto il semplice pseudonimo di Sawara. Nel febbraio del 2017 entra in formazione Fabrizio Ratti, polistrumentista e cantautore: il 27 maggio uscirà “L’eccitante attesa”.”

L’altro protagonista sarà l’artista barlassinese Andrea Ceruti, che in concomitanza al concerto esporrà le sue opere.

“L’idea di esporre in contemporanea con un concerto è nata quasi per caso – ci racconta l’artista brianzolo – ho partecipato ad un evento precedente organizzato da “Luce nascosta” e conoscendo una delle ragazze che svolgono il ruolo di guide nella Casa del Pellegrino, mi sono reso disponibile ad esporre in futuri eventi: loro mi hanno proposto questa combinazione e ho accettato. Ho già fatto in precedenza una esposizione in contemporanea con uno spettacolo e credo che la presenza di quadri, che in qualche modo possono collegarsi ai testi delle canzoni, possa essere un’ottima “scenografia” per l’evento“.

Di cosa trattano le opere che esporrai?

“L’esposizione si dividerà in due parti: la prima parte saranno 6 quadri che si sposano con i testi o i temi delle canzoni che verranno cantate durante lo spettacolo. La seconda parte, invece, comprende una serie di quadri che hanno come soggetto la figura femminile in molte delle sue varianti e altri invece che riprendono il tema della musica“.

Parlaci della tua giovane carriera artistica.

“Ho cominciato da poco a partecipare a mostre, mi è sempre piaciuto disegnare e dipingere fin da piccolo, e dopo aver frequentato il Liceo artistico B. Luini di Cantù e successivamente l’Accademia Aldo Galli di Como per diventare restauratore, mi sono riavvicinato alla pittura che avevo messo da parte. Con i consigli dei miei professori, tra cui Giuseppe Polli e Pierantonio Verga, ho ripreso a dipingere: ho partecipato a diverse esposizioni collettive e sono riuscito ad allestire due mostre personali: la prima a Camnago (una frazione di Lentate sul Seveso) nel 2013, nella quale ho esposto una trentina di quadri; la seconda nel paese dove abito, Barlassina, nel 2015, dove ho esposto una sessantina di quadri. La pittura per ora la vivo come una passione che voglio continuare a coltivare e come un mezzo per rilassarmi, per estraniarmi dal mondo.
 
L’appuntamento è per domenica 9 aprile, alle 18 alla Casa del Pellegrino: l’ingresso al concerto è libero. Dalle 17 sarà possibile visitare il complesso e l’esposizione dei dipinti di Andrea Ceruti.

Potete ascoltare in streaming l’album “Il tempo supplementare” sullo spazio social di “Sawara and the Blackphelps”.

S.P.

 

 

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