PRIMARIE PD/ANCHE A CIVATE STRAVINCE RENZI, MA ORLANDO AL 28%, QUASI 10 PUNTI SOPRA LA MEDIA

CIVATE – Domenica 30 aprile si è votato in tutta Italia per eleggere il nuovo segretario del Partito Democratico. I seggi sono rimasti aperti dalle 8 alle 20. A Civate, il seggio numero 17 dei 54 della provincia di Lecco, il risultato è stato abbastanza in linea con il livello provinciale e nazionale: Renzi ha vinto col 72% (62 voti) mentre il ministro della Giustizia Andrea Orlando si è attestato al 28% (ottenendo 24 preferenze). Un dato, questo, comunque positivo, rispetto alla media provinciale e nazionale. Infatti Civate è stato il quinto Comune della provincia di Lecco come risultato (il Comune in cui Orlando è stato più votato è Carenno, col 49%) ed è stato ben al di sopra della media nazionale (20%), regionale (22%) e provinciale (21%).

Il dato sull’affluenza è drammaticamente in linea con quello provinciale e italiano, che ha subito un netto calo; si è perso, in entrambi i casi, circa il 40% dei votanti rispetto alle primarie del 2013. Nel lecchese si è passati da più di 12mila a circa 7mila schede elettorali, mentre in Italia si è registrato un crollo di presenze di un milione di persone. A Civate la contrazione è un po’ più ridotta, ma comunque significativa: nel 2013 i votanti erano stati 126, contro gli 86 di domenica.

Michele Castelnovo, consigliere comunale di Civate e coordinatore del comitato Lecchesi con Andrea Orlando ha commentato così i risultati di queste primarie: “Il dato sull’affluenza è sicuramente basso e preoccupante ed è il dato su cui riflettere maggiormente perché è stata proprio una debacle dal punto di vista della partecipazione. Per quanto riguarda noi – prosegue Castelnovo – ci aspettavamo un risultato migliore, ma in ogni caso, per quelle che erano le nostre forze, è un dato positivo perché era un “Davide contro Golia“, poi chiaramente ha vinto Golia…ci aspettavamo magari un po’ meglio, ma comunque non abbiamo niente da recriminare, abbiamo fatto tutto il possibile con le forze che avevamo a disposizione. Io personalmente – conclude – sono molto orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto”.

 

 

 

 

 

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