QUESTI PONTI “NON S’HAN DA FARE”: FERMI AD ANNONE, MAI PARTITI AD ISELLA

CIVATE/ANNONE – Già tutto fermo ad Annone, dove i lavori per la ricostruzione del cavalcavia, cominciati solo ad aprile, dopo neppure due mesi sono già stati interrotti. Manca un certificato dei genieri e degli artificieri dell’Esercito italiano, che devono attestare che sul luogo dei lavori non siano presenti bombe inesplose. Una volta risolta la situazione, gli operai potranno installare le palizzate di rinforzo, un’operazione terminata la quale bisognerà lasciar assestare il terreno per una settantina di giorni.

Mentre ad Annone la burocrazia ha fermato i lavori, ad Isella non si sa ancora quando inizierà la realizzazione del nuovo ponte, dato che non è stato nemmeno pubblicato il bando di appalto per assegnare l’incarico. Perciò alcuni cittadini si sono appellati direttamente ai funzionari di Anas per accelerare le operazioni. “Stiamo sopportando enormi disagi – scrivono gli abitanti della frazione nella lettera -. Chi proviene da Lecco, per accedere a casa propria, è costretto ad allungare la strada di quasi cinque chilometri”.

Qui il problema dipende da alcune modifiche apportate al progetto, con un aumento di costi di 2 milioni e mezzo di euro, contro il milione e 600mila euro stanziati invece per il ponte di Annone. Cifra importante, ed ora la gara dovrà essere istruita dai vertici romani nazionali di Anas, allungando ovviamente le tempistiche.

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