“MOSTRO CHE FAGOCITA IL BUON SENSO”, RIFIUTI ZERO PRESENTA UNO STUDIO INDIPENDENTE SUL FORNO DI VALMADRERA

LECCO – Venerdì 30 novembre, alle 20.45 a palazzo Falck a Lecco, il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero presenterà uno studio scientifico indipendente sulla ricaduta dei fumi e altre informazioni che interessano l’ambiente e la salute dei cittadini.

IL MOSTRO CHE FAGOCITA IL BUON SENSO, breve viaggio tra le contraddizioni legate all’inceneritore di Valmadrera e “astuzie” d’immagine.

Dopo aver appreso anche dalla Stampa, l’ultimo atto formale della gestione SILEA e delle relative assemblee intercomunali, sorgono spontanee alcune perplessità ed interrogativi. In questa tormentata pluriennale vicenda si vuole veramente tutelare l’interesse generale dei cittadini o si vuole semplicemente alimentare una gestione autoreferenziale?

Gli Amministratori dichiarano una volontà migliorativa ma poi promuovono il  teleriscaldamento che sposta, forse per sempre, la data di chiusura del forno inceneritore.
Qualsiasi persona di buon senso capisce bene che riciclare è meglio che incenerire, così da recuperare materia prima, evitare emissioni inquinanti e di gas serra.
In altre province, anche vicino a noi, è dimostrato come la raccolta differenziata virtuosa sia una scelta economicamente e dal punto di vista occupazionale migliore dell’incenerimento.
Questa può garantire anche il principio di precauzione sanitaria rispetto ai rischi delle ricadute
dei fumi dell’incenerimento.

Si proclama di voler aumentare la quota della differenziata ma oramai da anni siamo
sostanzialmente fermi alle stesse percentuali.
La promozione della “tariffazione puntuale” (il cittadino PAGA in proporzione per la frazione
indifferenziata che produce) di fatto viene disincentivata penalizzandola con costi aggiuntivi e
pretendendo un bacino minimo di partenza di 20.000 abitanti. Dove viene praticata questo tipo di raccolta i costi a carico dei cittadini sono scesi.

La capacità del forno inceneritore (doppia rispetto alle necessità provinciali) viene saturata
purtroppo dal conferimento a Valmadrera di rifiuti provenienti da altri territori (circa il 50%).

I modelli virtuosi sono solo citati nei documenti programmatici ma non applicati.
È una grave responsabilità degli Amministratori aver lasciato cadere nel vuoto la richiesta di
migliaia di cittadini per una partecipazione al comitato scientifico di controllo dello studio
epidemiologico in atto, studio riguardante gli eventuali eccessi di possibili malattie dovute alla
ricaduta dei fumi dell’inceneritore.

Ci fermiamo qui, facendo appello alla partecipazione attiva di tutti i cittadini.
Pare che il giorno 4 dicembre, verranno presentati ai Sindaci alcuni dati dell’indagine
epidemiologica.
Quando a noi cittadini verrà presentata pubblicamente l’analisi completa?

Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero

 

 

0Shares