SE A MILANO LA QUESTIONE-FORNO HA RICADUTE ELETTORALI… PER VALMADRERA

MILANO – Le elezioni del Comune di Valmadrera fissate per il prossimo anno si sono improvvisamente affacciate al secondo piano del Pirellone, durante la Commissione Ambiente del consiglio regionale di mercoledì. Lo hanno fatto tra le righe delle mozioni riguardanti il teleriscaldamento del forno inceneritore di Silea, una a firma Movimento 5stelle e una a firma dei consiglieri regionali del territorio Piazza (presente), Formenti e Straniero (“non pervenuti”).

La Lega npresenta un emendamento a questa seconda mozione che pare abbia visto le sue origini in quel di Lecco, dalle menti della coppia Parolari (commissario provinciale)-Nogara (segretario di fatto). La richiesta è quella di subordinare la realizzazione del teleriscaldamento a ulteriori verifiche e analisi, bypassando – almeno sulla carta, perché gli effetti reali erano dubbi – la prescrizione che la stessa regione ha dato a silea. Contrari a questa modifica sia l’assessore Cattaneo, che ne dichiara l’illegittimitá, che il consigliere Piazza, che ricostruisce l’iter politico/amministrativo della vicenda sbandierando la quotidiana intervista di Salvini a favore dei termovalorizzatori – specie quelli con teleriscaldamento.

Morale. La lega tira diritto, partono le telefonate per Lecco per capire cosa fare, e insiste per la modifica. Chiude la partita Piazza che, con uno stratagemma regolamentare – Nogara dovrebbe sapere sulla sua pelle che ne è molto esperto e navigato -, fa bocciare entrambe le mozioni. Facendo saltare i piani della Lega (lecchese). Con il rammarico per non aver fatto approvare un impegno cogente affinché il teleriscaldamento non sia una scusa per prolungare la vita del termovalorizzatore oltre la concessione in essere fino al 2032, prevedendo utilizzo di fonti energetiche ecosostenibili al momento del fine vita del forno. Con il cortocircuito politico di un gruppo, quello della Lega, che vota contro la mozione firmata da un proprio consigliere, Formenti.
Un bel pasticcio, insomma.

E cosa c’entrano le elezioni, direte allora. C’entrano, c’entrano… Perché i meglio informati dicono che Flavio Nogara abbia in testa di candidarsi a sindaco di Valmadrera nel 2019. E che questa prova di forza sul forno avrebbe potuto essere un buon viatico per questo progetto. “Ho fermato il teleriscaldamento”, avrebbe potuto dire per qualche mese, salvo poi essere smentito dai fatti di una procedura amministrativa che nessuna mozione consiliare può fermare. Ma così, per ora, non sarà. Salvo il fatto che, c’è da giurarlo, saranno proprio i suoi più acerrimi nemici dentro e fuori la lega a sostenere questa sua candidatura in quel di Valmadrera, regno dei vari Rusconi, Anghileri, Perego. Una sconfitta rotonda, con la Lega a pieni voti, potrebbe essere l’atto conclusivo del suo rapporto con le urne.

Del resto si sa: superior stabat lupus, longeque inferior agnus.
Dove il punto più alto del ruscello decidete voi quale sia, il campanile di Valmadrera o un piano del Pirellone.

A. I.

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