MOTORI, LA CROCE ROSSA A DUBAI CON LA NUOVA LAND ROVER DEFENDER

DUBAI (UAE) – Di test ne sta passando tanti prima del tanto atteso debutto. Del resto quando un nome ti precede di gran lunga, vista la fama mondiale della protagonista di questa rubrica motori, devi essere all’altezza delle più esigenti aspettative; e questo è quello che sta vivendo la nuova Land Rover Defender, un modello, un’icona, un nome che nel fuoristrada la fa da regina ormai da 71 anni e che finalmente possiamo vedere in queste immagini, seppure con carrozzeria camouflage, pensata per non svelare prima del debutto ufficiale i vezzi stilistici dei designer e alcune accortezze tecniche, come i fari.

Dopo lunghe prove nelle dune del Sahara, ecco che il prototipo inglese giunge a Dubai, alla sede principale della Mezzaluna Rossa – la compagine musulmana della nostra Croce Rossa – per dimostrare la versatilità di quella che sarà la nuova Defender, tanto in un ambiente desertico quanto nelle larghe ma trafficate autostrade della metropoli degli Emirati Arabi Uniti. Offroad e urbano non sono in grado di mettere in difficoltà il fuoristrada per eccellenza, anche se resta inevitabile una spiccata preferenza per il primo dei due ambienti.

Un’amicizia che dura da 65 anni quella fra la regina dell’offroad e la federazione internazionale a capo di Croce e Mezzaluna Rossa: dal 1954, per la precisione, quando le prime Land Rover entrarono in servizio nella regione come dispensari mobili.

Questa volta gli uomini del soccorso l’hanno provata fino in cima al monte più alto degli Emirati, il Jebel Jais (nell’immagine a sinistra), al confine con l’Oman e alto 1.934 metri.

Il test, che ha offerto agli esperti della flotta della Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa l’opportunità di provare la nuova Defender prima del debutto – che comunque avverrà entro la fine dell’anno – è la fase più recente del suo programma di sviluppo. Finora i prototipi hanno percorso oltre 1,2 milioni di chilometri di prova, inclusa la settimana in Kenya con l’organizzazione ambientalista Tusk, ed un’apparizione dinamica al Goodwood Festival of Speed, immancabile per una vettura inglese che si rispetti.

Alessandro Tonini

 

 

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