PROVINCIA, L’INTERVENTO DI RUSCONI ALL’INSEDIAMENTO DELLA PRESIDENTE HOFMANN

LECCO – Non avevo previsto né preparato un intervento questa sera, dal momento che non era all’o.d.g. né una discussione né una presentazione delle linee programmatiche, ma la correttezza istituzionale obbliga almeno a un saluto rispetto al discorso pronunciato dalla Presidente. Anzitutto, Presidente e Sindaco Hofmann, un auspicio di buon lavoro, consapevoli di rappresentare la parte meno numerosa ma di portare la voce di altri Sindaci e Amministratori della Provincia di Lecco.

I risultati delle elezioni provinciali e l’elenco delle deleghe ai soli consiglieri di maggioranza che lei, Presidente ha appena letto, ci assegnano un ruolo di minoranza, ma, come si sarebbe detto in altri periodi storici, di opposizione “costruttiva”, nel senso che aspettiamo di conoscere le linee programmatiche della maggioranza e, volta per volta, saremo favorevoli ai provvedimenti dove ci riconosceremo nel bene comune del territorio o prenderemo atto di altri dove non vedremo una progettualità in questa direzione senza dare il nostro consenso.

Lei, Presidente, ha ringraziato tutti i precedenti Presidenti; io, anche per la lunga militanza politica, ero presente nel 1995 all’insediamento di Mario Anghileri e all’inaugurazione dell’attività ufficiale della Provincia di Lecco: si respirava e si sentiva, da parte di tutti, l’orgoglio e l’emozione per aver raggiunto un traguardo, perché da almeno dieci anni le associazioni imprenditoriali, sindacali, i partiti politici e le realtà associative avevano costruito i loro livelli provinciali. Era stato raggiunto l’obiettivo di fare rete e valorizzare un territorio lungo l’asse Lecco-Merate.

E’ difficile questa sera riaccendere quell’entusiasmo, non solo e non tanto perché sono “nostalgico” di quella politica misurata sui progetti e le idee, ma soprattutto per l’ignavia, sì ripeto, nel ricordo del 700° della morte di Dante questo termine, per l’ignavia di tanti di noi, con diverse responsabilità, che hanno progressivamente portato alle conseguenze che oggi un Ente fa riferimento a Sondrio, un altro a Como, altri a Monza e, invece di recuperare le motivazioni per valorizzare e fare rete nel nostro territorio, ci si spiega anche che questa o quella è la soluzione migliore.

A mio modesto parere si tratta comunque di una subordinazione del ruolo di Lecco, per non constatare un’insignificanza.
Allora la sfida, Presidente, è anzitutto mettere immediatamente all’ordine del giorno, oltre ai fondi del Pnrr, i temi e le risposte sulle Olimpiadi 2026 (quanti posti letto ad esempio siamo pronti a predisporre per turisti, sportivi, ecc.), su un piano turistico del lago, di coordinamento delle iniziative dei singoli Comuni, su un cronoprogramma serio sulla Lecco-Bergamo.

Su questi punti ci misureremo, con franchezza e libertà, consapevoli del nostro ruolo minoritario, ma, ritornando al concetto precedente, perché oggi la Provincia di Lecco ha un’occasione unica, ovvero può e deve diventare il luogo in cui si confrontano istituzioni, enti, per il bene comune del territorio e per rivendicare nei fatti l’orgoglio di essere lecchesi.
Merita di essere ricordata, soprattutto per noi oggi, una pagina esemplare di Carlo Cattaneo, dimenticato protagonista del nostro Risorgimento, che esule e deluso a Parigi, dopo il fallimento delle 5 Giornate di Milano, scriveva ai nobili milanesi che erano subito corsi a rassicurare il Generale asburgico Radetzky: “Vi è parso così poco importante per 5 giorni essere cittadini e non sudditi”.

Io spero ci sia l’ambizione da parte di tutti di traguardi alti, se, come penso, oggi il male o meglio la malattia della politica è “il presentismo”, senza un’idea di futuro, preoccupati di una rendita elettorale immediata, mentre noi dovremo affrontare progetti che partano dal 2026. Non basta rivendicare la Provincia come “Casa dei Comuni”, se non si riafferma il ruolo prioritario delle autonomie locali, le uniche, anche come bilanci, che hanno tenuto in questo Paese e, in particolare, il ruolo dei Sindaci in questa pandemia.

Conosco il valore di molti del personale di questo Ente, che ringrazio: non dobbiamo temere di essere ambiziosi, soprattutto nell’idea di fare rete su tutte le zone della Provincia per il bene comune.

Presidente, uno dei testi più letti nelle Università statunitensi è “Il Principe” di Machiavelli, la prima opera di politica moderna. Vi è un capitolo, forse il più importante, che parla, cito a braccio: “Dei principati che per fortuna si acquistano e si mantengono con la virtù”: oltre alla simpatia con cui la accogliamo stasera, ci auguriamo durante gli anni di poterla ringraziare per i risultati ottenuti per il territorio.

Buon lavoro a tutti.

Antonio Rusconi
Sindaco di Valmadrera
Consigliere Provincia di Lecco

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