MELOGRANI CONTRO LA CHIESA DI CIVATE: UN GESTO CHE FERISCE LA COMUNITÀ

CIVATE – Nella notte tra il 25 e il 26 ottobre, intorno all’una e quarantotto, ignoti hanno lanciato diversi melograni contro la facciata della chiesa parrocchiale di Civate, imbrattandone il muro e lasciando evidenti segni di danneggiamento. Un atto di inciviltà che ha suscitato sgomento e amarezza tra i fedeli e l’intera comunità, colpita nel cuore da un gesto tanto assurdo quanto offensivo.

Il parroco ha espresso il proprio dispiacere con parole ferme, sottolineando come episodi simili rappresentino «il vero segno della decadenza della società». Ha poi aggiunto che quanto accaduto verrà segnalato alle autorità competenti, affinché i responsabili comprendano la gravità di ciò che hanno provocato: «una ferita è dolorosa, anche per chi l’ha inflitta».

Nella mattinata successiva, molti parrocchiani – soprattutto ragazzi e famiglie – hanno trovato la facciata sporca, simbolo di un atto che non colpisce solo l’edificio, ma il significato stesso di rispetto e convivenza civile. Il sacerdote ha chiesto scusa ai fedeli per lo spettacolo indecoroso, ritenendo importante che tutti vedano con i propri occhi ciò che l’inciviltà può causare.

Le immagini della telecamera di sorveglianza mostrano chiaramente l’episodio: un giovane, circondato da alcuni amici, lancia i frutti contro la parete esterna mentre gli altri osservano dietro il cancello. Il filmato sarà consegnato ai carabinieri per completare la denuncia e permettere alle forze dell’ordine di risalire ai responsabili.

Un gesto apparentemente banale, ma in realtà profondamente simbolico. Colpire una chiesa significa ferire una comunità intera, mancare di rispetto alla fede, alla storia e al valore dei luoghi che rappresentano la memoria collettiva. Non è solo una questione di pulizia o di decoro: è un segnale del bisogno urgente di ritrovare senso civico, educazione e rispetto reciproco.

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