CIVATE – La comunità di Civate si prepara a vivere un momento di profonda memoria e unità in occasione della Festa dell’Unità d’Italia e della Giornata delle Forze Armate, che quest’anno segna il 107° anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale. Una ricorrenza che non è soltanto un tributo alla storia, ma anche un’occasione per riflettere sui valori di libertà, pace e solidarietà che hanno costruito la nostra nazione.
Domenica 9 novembre 2025, l’Amministrazione Comunale di Civate invita tutta la cittadinanza a partecipare alle celebrazioni in ricordo dei Caduti per la Patria. La giornata prenderà avvio alle 10 con la Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale, in memoria dei Caduti di tutte le guerre, durante la quale verranno benedette le corone d’alloro destinate ai monumenti commemorativi del paese.
A seguire, il corteo si muoverà verso il Monumento dei Caduti, accompagnato dalle note solenni del Corpo Musicale di Civate, in un momento di profonda partecipazione collettiva. La cerimonia proseguirà con l’alzabandiera, simbolo dell’orgoglio nazionale, l’intervento del Capogruppo degli Alpini di Civate e l’allocuzione del Sindaco, che rivolgerà un messaggio di memoria e riconoscenza a nome di tutta la comunità civatese.
Particolarmente significativa sarà la presenza dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Civate, che con la loro partecipazione testimonieranno il legame tra passato e futuro, tra la memoria dei sacrifici di ieri e la responsabilità delle generazioni di domani.
Al termine della cerimonia, il Gruppo Alpini di Civate accoglierà i partecipanti per un aperitivo presso la propria sede, un momento di incontro e condivisione che rinsalda il senso di comunità e appartenenza.
L’Amministrazione Comunale rivolge un caloroso invito a tutti i cittadini a partecipare e ad esporre il Tricolore dalle proprie abitazioni. Un gesto semplice ma carico di significato, per rendere omaggio a chi ha donato la vita per la Patria e per rinnovare insieme il sentimento di unità e di amore per l’Italia.
Civate, come ogni anno, si unisce così nel ricordo e nella gratitudine, con lo sguardo rivolto a un futuro di pace, consapevole che la libertà di oggi nasce dal coraggio e dal sacrificio di chi ci ha preceduto.
