ALLA FINE È DIVORZIO TRA IL PD E PROGETTO VALMADRERA: “RUSCONI INSEGUE LA DESTRA”

VALMADRERA – A Valmadrera spira forte il vento del cambiamento: la coalizione tra il PD e la lista civica Progetto Valmadrera, del sindaco Antonio Rusconi, si è definitivamente spezzata. Il direttivo del Circolo PD di Valmadrera, Civate e Malgrate, tramite il segretario Eugenio Carnazza, ha comunicato le  ragioni della scelta: “Dopo oltre un anno di contatti e di proposte rivolti a Progetto Valmadrera, per trovare continuità nella collaborazione con un rinnovamento che sentiamo richiesto dalla Città, le risposte sono state dilatorie e deludenti“. Il direttivo del Circolo PD di Valmadrera, Civate e Malgrate, tramite il segretario Eugenio Carnazza, ha comunicato le ragioni della scelta: “Dopo oltre un anno di contatti e di proposte rivolti a Progetto Valmadrera, per trovare continuità nella collaborazione con un rinnovamento che sentiamo richiesto dalla Città, le risposte sono state dilatorie e deludenti“.

“Oltre al ricambio necessario per chi, in taluni casi, ricopre incarichi da più mandati, rivolgevamo precise indicazioni su temi sociali, dalla necessità di promuovere un rafforzamento del centro prelievi alla necessità di potenziare i servizi alla famiglia (Prolungamento orario Scuola Materna ad es.), e non ultimo il tema dell’efficientamento energetico con misure da prendere per gli edifici pubblici. Questi alcuni esempi di politiche di sensibilità sociale cui pensavamo il Sindaco uscente e Progetto Valmadrera dessero credito con una apertura politica all’area che il PD rappresenta; ci spiace che questi argomenti proposti alla lista che da sempre ha visto sindaci, vicesindaci e assessori del centro sinistra e del PD, all’interno di una coalizione civica, non vengano prese in considerazione, con una inspiegabile ritrosia a coinvolgerci come entità politica rappresentativa di questa area”.

Il partito ha concluso con una stoccata: “Evidentemente Progetto Valmadrera (ed il sindaco uscente?) ha scelto di battere la destra sul suo terreno, con opzioni neocentriste, e spiace che una candidatura rispettabile come quella avanzata da Progetto Valmadrera ne risulti, in tal modo, sminuita”.

“La destra non si combatte inseguendola ma con proposte davvero civiche e sociali, in un momento in cui, dalla sanità ai trasporti essa dimostra, a livello regionale, i risultati nefasti delle sue politiche. Queste le ragioni di una scelta: quella di muoverci in autonomia per una costituente civica di centro sinistra e di rinnovamento, che attorno a idee come quelle accennate, e ad una candidatura di sintesi fra società e politica riformatrice, si proponga come via d’uscita dalla stasi e come contrasto alla destra fautrice di contrasti ed esclusioni”.

M. C.

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