CHETRA, OLTRE 7 ANNI ALL’INVESTITORE UBRIACO CHE UCCISE IL 22ENNE CIVATESE

MONZA – Condannato a 7 anni e 4 mesi di carcere Filippo Di Benedetto, il 35enne di Seregno che, ubriaco e senza patente, investì e uccise Chetra Sponsiello, 22 anni, un giovane di origine cambogiana adottato da una coppia di Civate. All’udienza preliminare al tribunale di Monza la Gup Silvia Pansini ha emesso la sentenza in rito abbreviato relativa alla tragedia avvenuta il 17 maggio del 2019 l’anno scorso sulla Valassina. La condanna è per omicidio stradale aggravato, lesioni plurime, guida senza patente e in stato di ebbrezza, fuga e omissione di soccorso.

Credit MBnews

Scappato dopo l’incidente, l’uomo fu rintracciato e l’alcol test evidenziò un tasso alcolico tra 0.8 e 1,5 grammi per litro.

Provò a negare di essere stato al  volante dell’auto – effettivamente di proprietà di un amico, ma venne ‘incastrato’ dalla testimonianza di una persona che lo aveva visto alla guida della Opel, prima di abbandonare repentinamente la scena del sinistro. 

Chetra era un forte nuotatore, conosciuto anche per il suo impegno nel volontariato; spirò qualche ora dopo l’investimento, all’ospedale, a causa dei gravi traumi patiti.

L’incidente avvenne a poca distanza dalla galleria di Monza sulla 36, in direzione Sud ovvero verso Milano: un’Audi venne inizialmente tamponata dalla Seat Ibiza guidata da Sponsiello, con a bordo anche la fidanzata di 20 anni. Uno scontro di poco conto, sufficiente tuttavia a fare scendere dalle auto in due conducenti che si misero a constatare i lievi danni del caso.

Ma improvvisamente sopraggiunse l’Opel Corsa di Di Benedetto, che investì i due automobilisti (ferite lievi per quello dell’Audi che se la cavò, mentre il giovane di Civate fu centrato in pieno). Inutile purtroppo la corsa in ambulanza al ‘San Raffaele‘ di Milano, dove Chetra morì poco dopo.

RedCro

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